La Resistenza tedesca al nazismo.

Da George Elser alla „Rosa Bianca“
Punto d’incontro: "Geschwisterschollplatz"

Chi viene a Monaco visita i luoghi tradizionalmente legati alla nascita del Nazionalsocialismo, movimento di cui la città fu una delle roccaforti. Pochi conoscono però i luoghi legati alla tragica vicenda di George Elser, falegname tedesco la cui bomba destinata ad uccidere Hitler fallí per pochi minuti il bersaglio, o le pagine intense della Rosa Bianca, un movimento formato da studenti e insegnanti dell’Università di Monaco i cui membri, per lo più ventenni, pagarono con la vita il coraggio di disubbidire al regime nazista.

Hauptstadt der Bewegung I

Luoghi del Nazionalsocialismo a Monaco.
Punto d’incontro: Marienplatz, di fronte alla Mariensäule.

Questo percorso è rivolto a tutti gli interessati alla storia dei luoghi del Nazionalsocialismo a Monaco. Punto di ritrovo è a Marienplatz la Mariensäule. Si visiterà la “Hofbräukeller” a Monaco, birreria all’interno della quale cominciò il percorso politico di Hitler, per poi passare a Königsplatz, i cui edifici fatti costruire all’inizio dell’Ottocento furono usati come quinta scenografica per le adunate del regime e per le parate miltari o in costume, per terminare alla Haus der Kunst, museo fatto costruire negli anni del Nazismo e destinato ad ospitare l’arte di regime.

Monaco. Il centro storico.

Si parte da Marienplatz per passare al Virktualienmarkt, luogo di nascita della città sulla via del commercio del sale e oggi sede del tradizionale variopinto mercato. Da qui si passa attraverso la vivace Theatinerstr. (con visita della Theatinerkirche) a visitare la zona della Residenz e la famosa Feldherrenhalle fatta costruire in onore del sovrano umanista Ludwig I. Qui i continui richiami architettonici alla Firenze del Rinascimento, presenti soprattutto nella Feldherrenhalle - le cui forme sono ispirate alla Loggia dei Lanzi –hanno fatto meritare alla città il nome di “città italiana a Nord delle Alpi”. Il percorso si conclude con la visita della Frauenkirche, chiesa di origine medievale, simbolo della città e luogo di incontro delle corporazioni di mestiere che sono all’origine della sua identità.

Una passeggiata nel verde

Il castello di Nymphenburg
Punto d’incontro: Nymphenburg, di fronte all’ingresso del castello.

Forse non tutti sanno che il castello di Nymphenburg, uno dei gioielli architettonici della città fu fatto costruire nel 1664 da una nobile torinese, Adelaide di Savoia, che era arrivata in Baviera come sposa del principe elettore Ferdinand Maria ed aveva trovato la vita a Monaco decisamente noiosa. Il castello di Nymphenburg, con i suoi maestosi giardini, permette di rilassarsi dal rumore della città e di ammirare passeggiando giardini che vanno dal gusto ordinato e simmetrico del “giardino all’italiana” alla libertà disordinata dei “giardini all’inglese”. Particolarmente consigliato agli amanti di botanica è l’orto botanico visitabile all’interno del parco.

Amalienburg

Monaco, la vita degli aristocratici nel periodo dell'Assolutismo

Se ti interessa saperne di piú su come vivevano gli aristocratici nel periodo dell’Assolutismo vieni a visitare la Amalienburg, uno splendido edificio fatto costruire tra il 1734 e il 1739 da Karl Albrecht per sua moglie Amalia, appassionata cacciatrice. Al tema della caccia, della musica e degli svaghi di corte è dedicato questo casottino, meraviglia architettonica con i suoi giochi di specchi del Rococò, creato dalla maestria di Francois Cuvilliés.

Monaco. La “Atene sulla Isar”

Punto d’incontro: Königsplatz, di fronte alla Glyptothek.

Itinerario previsto: Glyptothek, Residenz, Feldherrenhalle, Odeonsplatz, Staatsbibliothek, Ludwigskirche, Siegestor. Questo itinerario vi permette di scoprire per quale motivo uno dei soprannomi di Monaco è “Atene sull’ Isar”. Questo titolo si deve ad uno dei più straordinari sovrani nella storia della città, Ludwig I. Questo re - mecenate inamorato della cultura greca classica - prese da questa ispirazione per far costruire la sua città secondo piani ispirati all’Acropoli di Atene. Dai Propilei costruiti dall’architetto neoclassico Leo von Klenze in omaggio a quelli che aprono l’accesso all’Acropoli di Atene, alla Glyptothek, museo voluto da Ludwig per ospitare le sculture greche da lui acquistate, alla Feldherrenhalle e fino alla costruzione della biblioteca cittadina (comunemente chiamata “Stabi”), costruita in occasione dell’apertura dell’Università di Monaco nel 1826, tutta l’attività edilizia di questo periodo è rivolta a rendere Monaco direttamente discendente dal modello culturale della Grecia antica. Naturalmente non mancarono le critiche: le malelingue dicevano che il re aveva scambiato il Gasteig con l’Acropoli di Atene.

Monaco. Percorso Gay friendly.

Punto di incontro: Marienplatz, di fronte alla Mariensäule.

Nel corso degli ultimi anni, la città sulla Isar è diventata una delle mete gay piú interessanti e questo non solo in occasione dei festeggiamenti del Pride. Questo percorso si propone di accompagnarvi non solo all’interno del Glockenbachviertel , quartiere storico del movimento gay a Monaco, ma di mostrarvi angoli meno conosciuti connotati dal passagggio di donne e uomini omosessuali la cui attività ha segnato la storia della città e della cultura gay. Se molti conoscono il nome di Rainer Werner Fassbinder, “enfant terrible” della cinematografia tedesca attivo nella Monaco degli anni Settanta, al cui nome sono legate pellicole quali “Le lacrime amare di Petra von Kant” o “Querelle de Brest”, pochi conoscono quello di Anita Augspurg. Femminista ed omosessuale Anita Augspurg ha segnato la storia della città fondando a Monaco nel 1893 insieme a Sophia Goudsticker l’atelier fotografico “Elvira”, prima azienda a conduzione femminile all’interno del quale si formò la prima generazione di fotografe tedesche. Trasferitasi per alcuni anni a Zurigo per poter studiare giurisprudenza (lo studio universitario era all’epoca precluso alle donne in Germania) ritornò in patria forte del suo titolo di studio in virtú del quale nel 1923 richiese ufficialmente e non ottenne l’estradizione dalla Germania di un cittadino austriaco per “incitamento all’odio”. Il cittadino austriaco in questione era Adolf Hitler! Sempre a Monaco dal gennaio 1933 fu attivo uno dei teatri piú significativi nella storia della opposizione al nazismo: si tratta del Cabaret “Die Pfeffermühle” attraverso i cui graffianti testi Erika Mann, insieme al fratello Klaus e a Therese Giehse cercavano di animare i propri concittadini alla resistenza al nazismo. Se siete interessati a conoscere i luoghi in cui si svolsero queste vicende e a sapere di piú sui protagonisti, unitevi a questa guida.

Curriculum

  • 2019 Guida ufficiale di Monaco di Baviera
  • 2006-2018 Insegnante di Storia dell'Arte nei Licei Artistici, Classici e Linguistici.
  • 2002-2006 Attività come archeologa per la ditta "Archbau" e come libera professionista (stipendio di ricerca della Thyssenstiftung).
  • 2001-2002 Assistente alla cattedra di Archeologia Classica della LMU
  • 2001 Dottorato di Ricerca in Archeologia Classica alla LMU (Ludwig Maxmilian Universität) di Monaco di Baviera (altre materie: Storia dell'Arte, Storia Antica).
  • 1994 Perfezionamento all'Istituto di Archeologia classica di Monaco di Baviera.
  • 1993 Diploma di Specializzazione in Archeologia Classica (Università di Trieste)
  • 1989 Laurea in Lettere Classiche (Università di Perugia)

Prezzi

I prezzi di ciascun itinerario sono di 135,00 € per due ore, e di 155,00 € per 3 ore.
Prezzi ufficiali delle guide certificate dalla città di Monaco di Baviera.
I gruppi non possono superare i 20 partecipanti.

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